“Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco“.
Con queste parole san Luca negli Atti degli Apostoli tenta di descrivere l’indescrivibile, cercando di dare forma a ciò che è per eccellenza non corporeo: lo Spirito Santo, effuso il giorno di Pentecoste sugli Apostoli e Maria riuniti nel Cenacolo.
Le immagini scelte, a ben vedere, descrivono le caratteristiche dell’amore: fragore, vento e fuoco.
L’amore, infatti, non riesce a stare muto; ha bisogno di gridare la propria gioia; non riesce a stare fermo: spinge continuamente cuore, mente e scelte; non riesce a stare impassibile; brucia dentro e infiamma i sentimenti.
Quest’amore il Signore dona a ciascuno nell’effusione dello Spirito Santo.
Chiediamo, allora, per oggi una rinnovata Pentecoste su noi, la Chiesa, il mondo intero; soprattutto in quei cenacoli abitati dal gelo dell’indifferenza, dal silenzio nell’odio, dall’impassibilità alla sofferenza.
Don Michele Fontana
Lo spirito porta all’ indifferenza tra i giovani a seguire un tale divertimento da allontanare dalla chiesa, e non partecipare alle commemorazioni, solo i p iccoli che sono obbligati.
Scendi Spirito Santo su questa terra malata di cattiveria e guerre, posa la tua mano e infondi il tuo spirito di pace e amore